Mangiare bene aiuta la produttività sul lavoro
Sì ai cibi salutari, ma anche a quelli più “goduriosi” come il cioccolato.
E poi ci sono i menù per ritrovare l’armonia perduta con qualche collega, esaltando la bontà dei contrasti.
Un esempio? La carne salada trentina con la mozzarella di bufala campana…
Ditelo al vostro capo: mangiare bene aiuta, ed è in grado di aumentare la produttività sul lavoro.
Secondo una ricerca condotta dall’Università di Brigham (Stati Uniti), i dipendenti che seguono un’alimentazione sana hanno il 25% di probabilità in più di avere risultati positivi sul lavoro.
Per non parlare poi di chi mangia bene e pratica sport, che ha il 27% di probabilità in meno di restare a casa indisposto rispetto a chi, ad esempio, è alle prese con l’obesità, con gli alimenti troppo grassi e una vita sedentaria.
L’ormone della felicità
Ma a far rendere al meglio sul lavoro non è la dieta salutista, priva di condimento e di qualsiasi godimento, che tutti noi immaginiamo.
O almeno, non sempre. Prendiamo, ad esempio, il cioccolato, il principe delle pause e degli spuntini in ufficio.
I ricercatori della Lousiana State University (Stati Uniti) hanno scoperto che i batteri intestinali “buoni” (come ad esempio il bifidobacterium e i fermenti lattici) sono ghiotti di cioccolato, soprattutto fondente, che poi trasformano in composti antinfiammatori che hanno effetti benefici sulla salute del cuore e delle arterie.
Il cioccolato favorisce poi il rilascio di endorfine, degli analgesici naturali che non solo inibiscono la trasmissione del dolore al cervello, ma ne stimolano i centri di piacere, con notevoli proprietà eccitanti.
È per questo che le endorfine vengono chiamate anche “gli ormoni della felicità”. Tutti ingredienti che sul posto lavoro servono, eccome se servono.