ADOLESCENZA E ALIMENTAZIONE
L’adolescenza è il periodo più difficile della vita, perché è il periodo del cambiamento; le trasformazioni sono sempre ambivalenti: da un lato sono opportunità di crescita e miglioramento, dall’altro sono fonte di grande paura e incertezza.La paura di non piacere – al gruppo dei pari – e la paura di non piacersi fa diventare il corpo degli adolescenti una specie di materiale plastico da manipolare e trasformare.I giovani cambiano il loro aspetto ed il l oro corpo con l’abbigliamento e con l’attività fisica, con il piercing e con i tatuaggi, e – sempre più spesso – con l’alimentazione eccessiva o ridotta. In questa fase della vita nutrirsi ha sempre un valore che trascende l’aspetto biologico: il cibo si carica di tanti significati legati soprattutto alle relazioni con la famiglia e con i coetanei.Lavorare con i giovani senza tener conto di questi aspetti non permette di fare alcun cambiamento sugli stili di vita e sull’alimentazione, le uniche due leve di cui noi nutrizionisti disponiamo per favorire il raggiungimento degli obiettivi richiesti.Ai giovani che arrivano allo studio va chiesto, in primo luogo, di aumentare la spesa energetica – nei modi e nelle forme che per loro sono possibili – e poi di limitare, piuttosto che vietare, alcuni alimenti particolarmente carichi di zuccheri, grassi o sale. Un altro aspetto importante del rapporto con gli adolescenti è la stimolazione della loro curiosità alimentare; il nutrizionista dovrebbe sempre cercare di allargare la gamma di ciò che si mangia, favorendo la scoperta di gusti e sapori nuovi. Chi mangia male – per quantità e/o per qualità – in genere mangia sempre le stesse cose. (nella foto: Fernando Botero, Picnic, 1932)
Fonte: http://www.nutrizionistasegnini.it/c/125517/22734/adolescenza-e-alimentazione.html